mercoledì 2 dicembre 2015

Lavoratori precoci vs Enrico Zanetti: 'Quota 41 sì ma con il contributivo'

Le novità sulle pensioni ci portano alla diatriba tra i lavoratori precoci ed Enrico Zanetti. Ospite alla trasmissione mattutina Mi Manda Rai Tre, il sottosegretario dell'Economia ha risposto ad una precoce che si domandava se per caso avesse dovuto lavorare tutta la vita.

Era il 1976, facevo ancora la terza media quando ho iniziato a lavorare. Sono stata sfruttata ma ho denunciato, poi sono...
Posted by Mi Manda Rai Tre on Venerdì 27 novembre 2015


L'onorevole di Scelta Civica si è detto d'accordo difronte alla proposta quota 41 di Cesare Damiano, salvo però esprimere la volontà di ricalcolare la pensione dei precoci mediante il sistema contributivo, il cavallo di battaglia del presidente dell'Inps Tito Boeri.

E voi da che parte state? Pensate sia giusto per un precoce che lavora oltre 40 anni vedersi ridurre la pensione anche fino al 30 percento? Siete d'accordo con Zanetti o credete che la lavoratrice abbia il sacrosanto diritto di protestare?

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domenica 29 novembre 2015

Pensioni ultime notizie oggi 29 novembre su Poletti, esodati e Legge di Stabilità 2016

Le ultime notizie sulle pensioni aggiornate ad oggi domenica 29 novembre hanno per protagonisti il ministro del Lavoro Poletti, gli esodati e la Legge di Stabilità 2016. Nei precedenti aggiornamenti vi avevamo parlato di come la proposta Boeri stesse raccogliendo sempre più consensi. Ad Enrico Zanetti (Scelta Civica), sottosegretario all'Economia, si è aggiunto nelle ultime ore anche Michele Emiliano (Pd), governatore della Puglia. 

Novità pensioni, Poletti chiude il capitolo esodati

Tra le novità sulle pensioni registriamo la chiusura di Poletti sugli esodati rimasti fuori dalla settima salvaguardia, quella definitiva del governo. Per Poletti quanto il governo poteva fare sul tema delle pensioni è stato inserito nella Legge di Stabilità. Si potrebbero dunque spegnere definitivamente oggi le speranze di quei 20 mila esodati che attendono la soluzione ai loro problemi. Ci saranno conseguenze per il governo? 

Legge di Stabilità 2016, Damiano e Parenti volevano la flessibilità 

Secondo Damiano e Parenti (Pd) il governo poteva e doveva anticipare la nuova riforma delle pensioni con l'introduzione nella Legge di Stabilità 2016 della flessibilità in uscita. Il presidente della commissione Lavoro alla Camera dei deputati aveva addirittura chiesto a Renzi una sperimentazione della flessibilità, discorso mai approfondito. All'inizio del prossimo anno quale su che basi verrà impostata la "battaglia" di Damiano per l'approvazione del ddl 857, che include la pensione anticipata a 62 anni e quota 41 per i lavoratori precoci? 

Lavoratori precoci, la protesta martedì a Ballarò 

Chiudiamo infine con i lavoratori precoci. Per l'intera categoria la giornata di martedì si preannuncia cruciale. È prevista infatti un'intervista ad uno degli amministratori della pagina Facebook "Lavoratori precoci uniti a tutela dei propri diritti", durante la quale verrà chiesta nuovamente giustizia e rispetto da parte del governo. L'unica soluzione è sempre la stessa: quota 41 di Cesare Damiano. Come direbbero i precoci, "quota 41 senza se e senza ma". 

venerdì 27 novembre 2015

Pensioni ultime novità ad oggi 27 novembre su Boeri, pensione anticipata e vitalizi politici

Le ultime notizie sulle pensioni aggiornate alla data odierna, venerdì 27 novembre, ci informano sulle dichiarazioni di ieri di Tito Boeri in audizione alla Camera, dove ha parlato diffusamente della propria proposta per la modifica dell'attuale sistema previdenziale, come chiesto d'altronde dallo stesso presidente dell'Inps in più di un'occasione all'indomani della presentazione da parte del governo del ddl Stabilità 2016, che non contiene, secondo Boeri, le giuste misure per una definitiva riforma della previdenza italiana.


Queste le dichiarazioni del professore della Bocconi in occasione dell'audizione alla Camera: "La nostra proposta riguarda l'uscita flessibile, le ricongiunzioni, l'assistenza e l'armonizzazione dei trattamenti". Per quanto riguarda la pensione anticipata, Boeri propone nel suo documento l'uscita dal mondo del lavoro a partire dai 63 anni e 7 mesi con penalizzazioni che vanno in media dal 3 al 10 percento massimo. Per quanto riguardo le penalizzazioni sugli assegni previdenziali, è opportuno sottolineare che le percentuali sono molto diverse da quelle annunciate in estate, come ad esempio dalla Uil, che aveva parlato di tagli delle pensioni fino al 30 percento. 

La proposta Boeri prevede anche, come ricordato ieri, l'armonizzazione dei trattamenti, vale a dire più equità, almeno nell'ordine delle idee del presidente dell'Inps, che per prima cosa chiede il taglio del 50 percento dei vitalizi politici e successivamente il ricalcolo mediante il sistema contributivo delle pensioni retributive con reddito superiore ai 3500 euro lordi al mese. Queste soluzioni sono state fortemente criticate dai politici. Lo stesso Renzi ha affermato che questo non è il momento più adatto per togliere fiducia ai cittadini italiani. 

Infine Boeri ha sottolineato come l'abbattimento dei vitalizi politici e il sacrificio di coloro che percepiscono le cosiddette pensioni d'oro garantirebbe più risorse per la flessibilità in uscita, misura fondamentale per nuove opportunità di lavoro ai giovani (considerata la drammatica disoccupazione giovanile che affligge il nostro Paese) e ai lavoratori ormai stanchi e che desiderano riposarsi e godere della propria pensione. Per conoscere le reazioni all'ultimo intervento di Boeri alla Camera e le ultime novità sulla riforma pensioni vi invitiamo a cliccare il tasto 'Segui' in alto a destra. 

giovedì 26 novembre 2015

Riforma pensioni ultime novità oggi 26 novembre: Zanetti appoggia Boeri

Enrico Zanetti sta con Boeri. Le ultime notizie sulla riforma pensioni hanno per protagonista il vice ministro dell'Economia, il quale ha ribadito nella giornata odierna la vicinanza del suo partito alle proposte del presidente dell'Inps in merito alla riforma previdenziale. Una presa di posizione che non deve sorprendere, anche perché lo stesso Zanetti da sempre ha appoggiato la riforma Fornero, una delle leggi più odiate dai lavoratori, in particolar modo dalla categoria dei precoci, protagonisti della manifestazione del 21 novembre a Roma, in cui non hanno potuto dire la loro a causa del maltempo che ha investito la capitale.
Riforma pensioni ultime notizie al 26 novembre 2015
La proposta di Boeri, pubblicata sul sito dell'Inps nei giorni scorsi, prevede un reddito minimo per coloro che hanno più di 55 anni e si trovano in difficoltà con il lavoro. C'è poi la pensione anticipata a 63 anni con penalizzazioni sull'assegno previdenziale fino ad un massimo del 10 percento. C'è anche la volontà di tagliare del 50 percento i vitalizi dei politici e la richiesta di un sacrificio da parte di coloro che ricevono una pensione d'oro, le quali sarebbero soggette al ricalcolo mediante il sistema contributivo. 

Zanetti ha affermato che le proposte contenute all'interno del documento di Boeri sono tra le migliori nel dibattito sulla nuova riforma delle previdenza e per questo motivo il suo partito farà di tutto per continuare a mantenere vivo l'interesse sul documento del professore della Bocconi. L'altra proposta arriva da Damiano, presidente della commissione Lavoro alla Camera dei deputati. Resta sempre valido il ddl 857 contenente quota 41 per i lavoratori precoci. La pensione anticipata è fissata all'età di 62 anni con una penalizzazione massima dell'8 percento.

Sempre nella giornata di ieri il deputato ex Pd Maestri, ora passato ad Alternativa Libera, ha chiesto, durante un'interrogazione alla Camera, al ministro del Lavoro Poletti che i contributi silenti vengano restituiti dall'Inps ai lavoratori. I contributi silenti non sono altro che quei fondi versati dai lavoratori ma che non sono sufficienti a maturare un trattamento. Per conoscere le reazioni del mondo della politica alle dichiarazioni di Zanetti pro Tito Boeri e le ultime novità sulla riforma pensioni cliccate il tasto 'Segui' in alto a destra.

martedì 24 novembre 2015

Pensioni ultime novità ad oggi 24 novembre su lavoratori precoci e no tax area

Nuovo aggiornamento sulla riforma pensioni. Le ultime notizie hanno per oggetto i lavoratori precoci e l'innalzamento della no tax area per i pensionati. Oggi ha parlato il ministro del Lavoro Poletti in merito al possibile anticipo di un anno dell'intervento riguardante la no tax area. Ciò significa che la misura potrebbe essere modificata all'esame della Legge di Stabilità 2016 alla Camera, entrando in vigore non a partire dal 2017, come si era invece affermato all'inizio, ma già il prossimo anno.



Vale la pena sottolineare che già Cesare Damiano aveva chiesto nei giorni scorsi di anticipare l'intervento sulla no tax area al 2016 anziché farlo partire dal 2017, fatto questo che aveva creato più di qualche perplessità agli stessi pensionati, i quali inizialmente avevano creduto che la misura partisse dal 1° gennaio 2016. Damiano dunque vedrà riconoscersi l'ennesima battaglia della sua commissione Lavoro alla Camera.

Capitolo lavoratori precoci. Nella nuova riforma delle pensioni in programma il prossimo anno dovrebbero rientrare anche i precoci, coloro che hanno maturato un anno contributivo al compimento dei 19 anni, gli stessi che criticano ferocemente la riforma Fornero, che li costringe ad andare in pensione dopo oltre 41 anni di lavoro. Cosa chiedono al governo? "Quota 41 senza se e senza ma", come ribadito nella mobilitazione di sabato scorso a Roma, dove non hanno però potuto far sentire la propria voce a causa del maltempo che ha stravolto il programma della manifestazione.

A parlare in difesa dei lavoratori precoci nelle ultime ore è stato il vice presidente della commissione Lavoro alla Camera dei Deputati Walter Rizzetto. L'onorevole, appartenente al gruppo parlamentare misto (non iscritto ad alcuna corrente politica dal 17 novembre 2015, prima era con Alternativa Libera Possibile), in una intervista ha rilasciato importanti dichiarazioni per la categoria, specificando che, come tanti altri suoi colleghi, voterebbe quota 41 anche nella stessa giornata di domani, in quanto se la legge è valida il suo colore politico non ha alcuna importanza.

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