Queste le dichiarazioni del professore della Bocconi in occasione dell'audizione alla Camera: "La nostra proposta riguarda l'uscita flessibile, le ricongiunzioni, l'assistenza e l'armonizzazione dei trattamenti". Per quanto riguarda la pensione anticipata, Boeri propone nel suo documento l'uscita dal mondo del lavoro a partire dai 63 anni e 7 mesi con penalizzazioni che vanno in media dal 3 al 10 percento massimo. Per quanto riguardo le penalizzazioni sugli assegni previdenziali, è opportuno sottolineare che le percentuali sono molto diverse da quelle annunciate in estate, come ad esempio dalla Uil, che aveva parlato di tagli delle pensioni fino al 30 percento.
La proposta Boeri prevede anche, come ricordato ieri, l'armonizzazione dei trattamenti, vale a dire più equità, almeno nell'ordine delle idee del presidente dell'Inps, che per prima cosa chiede il taglio del 50 percento dei vitalizi politici e successivamente il ricalcolo mediante il sistema contributivo delle pensioni retributive con reddito superiore ai 3500 euro lordi al mese. Queste soluzioni sono state fortemente criticate dai politici. Lo stesso Renzi ha affermato che questo non è il momento più adatto per togliere fiducia ai cittadini italiani.
Infine Boeri ha sottolineato come l'abbattimento dei vitalizi politici e il sacrificio di coloro che percepiscono le cosiddette pensioni d'oro garantirebbe più risorse per la flessibilità in uscita, misura fondamentale per nuove opportunità di lavoro ai giovani (considerata la drammatica disoccupazione giovanile che affligge il nostro Paese) e ai lavoratori ormai stanchi e che desiderano riposarsi e godere della propria pensione. Per conoscere le reazioni all'ultimo intervento di Boeri alla Camera e le ultime novità sulla riforma pensioni vi invitiamo a cliccare il tasto 'Segui' in alto a destra.
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